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La vita

SCHEDA N. 3: LA VITA NELLO SPIRITO


Vivere nello Spirito: testimonianze
Secondo me ci sono due tipi di giovani di A.C. Ci sono gli "ardenti " e sono diverse migliaia. Questi sono una meraviglia, sono il vanto nostro. Giovani che non conoscono l'alba senza aver stretto al loro cuore il Tuo divin figlio .Lo portano con sé tutto il giorno, vivono alla sua presenza..Non vivono per sé, vivono per gli altri. I genitori "cristianesimo vecchio stile borghese" li rimproverano perché non pensano al loro domani, non fanno soldi, non pensano alla carriera..Poi vengono i trascinati. Non c'è malaccio ed io davanti a Te ,o Maria, dovrei scusarli. Tu li conosci. Io direi che non hanno ancora... capito bene. Sono fiacchi, distratti, poco allegri, ma tutto dipende..ecco Tu lo sai, da che cosa dipende. Devono amare di più il tuo divin Figlio, devono essere più generosi...Ed ora taccio. In silenzio resterò qui in questa chiesa dove siamo rimasti soli e continuerò a tenere la mia testa appoggiata al tuo grembo (Carlo Carretto-autobiografia-23 Maggio 1948).

Lo Spirito Santo, che è l'Amore, è capace di vederci santi, immacolati, belli, anche se vestiti da mascalzoni e adulteri. Il perdono di Dio, quando ci tocca, fa diventare trasparente Zaccheo e immacolata la Maddalena, la peccatrice. E' come se il male non avesse potuto toccare la profondità metafisica dell'uomo. E' come se l'amore avesse impedito di lasciare imputridire l'anima lontana dall'Amore. "Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata vergine Israele" ( Ger 31,3-4). ..In questo Dio è veramente Dio, cioè l'unico capace di fare le "cose nuove" . Perché non mi importa che Lui faccia i cieli e la terra nuovi, è più necessario che faccia "nuovi " i nostri cuori. ( Carlo Carretto-Autobiografia-Febbraio 1987 )

"Lo Spirito nella Bibbia significa variamente vento, respiro, animo, dèmone, potenza di Dio, dono interiore divino, carisma funzionale. "Spirito Santo" è espressione che emerge dopo l'esilio del sec. VI a.C. ed è usata più nel giudaismo extrabiblico che nell'AT; essa tende ad indicare un'entità sempre più personale, soprattutto nelle versione aramaiche dell'AT dette targumîm. Normalmente, lo Spirito nella Bibbia indica l'intervento di Dio nel mondo e nella storia; i verbi che ne descrivono l'azione sono dinamici ed esprimono vita: irrompe, s'impadronisce, riveste, entra in, spinge, prende, getta, suscita, conduce…. (Da R. Penna, Paolo di Tarso, ed. Paoline, 1992, p. 173 nota 72).

Il pensiero dell'apostolo Paolo
Per Paolo, in forza della legge dello Spirito (una legge cioè che è lo Spirito stesso, in quanto guida l'uomo nella via dell'obbedienza a Dio) si è verificata la liberazione dell'uomo peccatore. Attraverso lo Spirito, che è spirito della vita, si è realizzata nel credente la vita nuova in quanto si è restaurata la comunione con Dio. Nel cap. 8 della Lettera ai Romani, Paolo mostra come sia lo Spirito a guidare l'uomo giustificato (vv. 1-13) e come lo Spirito trasformi intimamente non solo il credente ma tutto l'universo (vv. 14-25). Ma Paolo approfondisce ancora il suo pensiero: la "vita nuova" dell'uomo che cammina nello Spirito è caratterizzata dai frutti dello Spirito (Gal 5,22); dall'accogliere in sé l'opera dello Spirito fino a divenire "lettera di Cristo" (2 Cor 3,3) e infine dal conseguimento della dignità di figlio di Dio, grazie alla quale può chiamare: "Abbà, Padre!"(Rom 8,15). La vita cristiana consiste in una profonda esperienza di Dio che ha luogo specialmente nella preghiera. Il sentirsi figlio di Dio costituisce per il credente la sorgente di una grande speranza che è fonte di coraggio di fronte alle inevitabili sofferenze della vita.

Camminare nello Spirito
Rom 1,1-4 [1]Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. [2]Poiché la legge dello Spirito che dá vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. [3]Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, [4]perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Gal 5,16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; [17]la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. [18]Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. [19]Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, [20]idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, [21]invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. [22]Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; [23]contro queste cose non c'è legge. [24]Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. [25]Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. [26]Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Accogliere l'opera dello Spirito in noi
Rom 8,9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. [10]E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. [11]E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
2Cor 3,3 E' noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.

Ricevere l' "adozione a figli di Dio"
Rom 8,14 Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. [15]E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". [16]Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. [17]E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Partecipare con il creato all'attesa escatologica
Rom 8,19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; [20]essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza [21]di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. [22] Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; [23]essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. [24]Poiché nella speranza noi siamo stati salvati.

La parola di Benedetto XVI
Paolo ci insegna anche un'altra cosa importante: egli dice che non esiste vera preghiera senza la presenza dello Spirito in noi. Scrive infatti: Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare - quanto è vero che non sappiamo come parlare con Dio! (Rom 8,26)…[Il suo] è un invito ad essere sempre più sensibili, più attenti a questa presenza dello Spirito in noi, a trasformarla in preghiera, a sentire questa presenza e ad imparare così a pregare, a parlare col Padre da figli nello Spirito Santo.
(Catechesi, 15.11.06)

Scegliamo un impegno
Rileggiamo i passi delle Lettere di Paolo e riflettiamo su quello che significa per noi "camminare nello Spirito", "accogliere l'opera dello Spirito in noi". Liberiamoci dal nostro io e dal nostro isolamento, apriamoci all'incontro con gli altri e cerchiamo i modi per offrire (ai figli, agli amici, ai parenti..) i frutti dello Spirito che abbiamo ricevuto e la nostra realtà di "Figli di Dio"

Preghiera conclusiva

Gesù, Unigenito Figlio di Dio,
che in forza del tuo sacrificio redentore
sei divenuto nostro Fratello Primogenito,
donaci un vero spirito filiale,
perché tutta la nostra esistenza
esprima nella carità fraterna
l'appartenenza all'unica famiglia
fondata sulla fede nell'unico Padre
che in Te si è pienamente rivelato.

A Lui per Te sia gloria nei secoli dei secoli.
Amen.


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